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In questo mondo - documentario

IN QUESTO MONDO

un film di Anna Kauber

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IN QUESTO MONDO DI ANNA KAUBER

“Miglior documentario italiano” 26.Torino Film Festival | “Miglior documentario italiano dell’anno” ExtraDocFestival 2019 | “Premio MUCGT” 67.Trento Film Festival | “Best documentary feature” al New York Film Awards, 2019 | Menzione di Merito “In recognition of excellence in filmmaking” Los Angeles Film Awards 2019

Durata: 97 minuti
Anno di produzione: 2018

prodotto da Solares Fondazione delle Arti, Aki film e Anna Kauber

ore 21 - introduzione delle regista e benvenuto degli organizzatori

ore 21:30 - inizio proiezione

Il documentario racconta la vita delle donne pastore in Italia ed è il risultato di un viaggio in solitaria della regista Anna Kauber, durato più di due anni: circa 17,000 km percorsi attraverso tutta l’Italia, effettuando un centinaio di interviste rivolte a donne di età compresa tra i 20 e i 102 anni.

La figura del pastore, nell'immaginario e nella simbologia più diffusa, è sempre stata associata al genere maschile. Nonostante il diffuso scetticismo - se non l’esplicita opposizione della cerchia personale così come di quella pubblica - la ricerca dimostra tuttavia quanto il settore dell'allevamento ovi caprino si stia femminilizzando. Mosse da una forte, appassionata determinazione, sempre più donne scelgono di svolgere questo lavoro di cultura tradizionale patriarcale, superando ogni difficoltà e accettandone le sfide e le fatiche.

Le donne pastore impegnate quotidianamente nella cura dei loro animali vivono spesso sole, ma anche con compagni e con la loro famiglia, pienamente coinvolte nelle attività sociali e economiche della comunità in cui vivono. Il film è la raccolta corale dei vissuti di alcune di loro, espressi con vivacità e semplicità nei contesti della loro vita quotidiana, fra animali e vegetazione, in una immersione totale nei suoni, nei profumi e nelle luci dell’elemento naturale delle Terre Alte.

Nasce quindi dalla personale esperienza della regista che ha vissuto con loro per qualche giorno, seguendo ogni fase del lavoro - dalle lunghe ore del pascolo, all’accudimento in stalla e a tutte le altre attività giornaliere - nella gioiosa condivisione e nello scambio reciproco e approfondito delle narrazioni. I legami di amicizia e affetto che si sono creati sono diventati la linea narrativa, intima e spontanea, che ci introduce alla comprensione delle motivazioni delle protagoniste, alla fatica e alle difficoltà così come alla consapevolezza e soddisfazioni della loro scelta.

Il documentario apre quindi lo sguardo su questo mondo poco conosciuto, interpretato secondo il distintivo approccio femminile nella cura: degli animali e dei luoghi abbandonati della montagna, dei quali preservano la straordinaria biodiversità animale e vegetale. Nel mantenimento dei saperi di questa pratica lavorativa millenaria, alimentata dalle nuove istanze e consapevolezze della contemporaneità, le donne pastore preservano i nostri paesaggi d'alta quota, custodendo l’immenso patrimonio materiale e immateriale del nostro Paese, con l’intento - insito nella visione femminile della vita - di riconsegnarlo alle generazioni future nella sua feconda, magnifica interezza e unicità.

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